storie vere - Per la Salute Mentale

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storie vere

 

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Il primo impatto non è poi così diverso dai tanti reparti che a ritmo forsennato ho visitato nei tre anni di corso per infermiere. I soliti odori, un po’ meno trucidi, in verità, e i colori pastello dell’arredamento testimoniano del tentativo di conservare una parvenza pediatrica all’ambiente, e tradiscono la sostanziale immutabilità della situazione residenziale. Non c’è la repellente ma vitale precarietà dei reparti di medicina e chirurgia, affrontati di primo mattino, a cantiere aperto. Anche la sede non è usuale: il comprensorio del vecchio ospedale psichiatrico, nel bel parco così mal curato, ma sempre affascinante.
"Una autobiografia professionale"
Lorenzo Decarli

 
 

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   "Entrai nella stanza convinta di trovarti lì, arrotolato tra le lenzuola, con una criniera di capelli spettinati. Ma con mia gran sorpresa non c'eri. Accidenti pensai, ma dove sei finito? Notai che mancavano i fermi alle finestre e le impronte delle suole  sul muro.
Un genio della fuga, te ne eri andato nel silenzio del mattino, senza che nessuno se ne accorgesse, veloce ed agile eri riuscito a passare dalla finestra, a vederla veniva da chiedersi, ma come ci sei riuscito, come sei passato attraverso quella fessura. Un contorsionista, solo un contorsionista poteva farcela."
La frittata
Cristina Facco

 
 

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               ".....La storia delle vite, la biografia delle donne e degli uomini sono per contro le uniche forme credibili di resistenza alle psicologie attuali. Molto cammino culturale, forse scientifico, deve essere fatto per rifondare psicologie sui percorsi di vita, di ambiente, di progetto esistenziale di individui e gruppi, di solitudini e di collettivi, di etnie e di appartenenze. Correlarli ai dati storici, ai paesaggi umani, alle loro evoluzioni ed involuzioni, allo sviluppo ed alla regressione, macrosociali o microcontestuali............."
"
I soggetti? Narrarli."
Franco Rotelli

 
 

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                        "........................Isa mi riceve sulla porta e mi presenta Fv.: sta uscendo in quel momento con dei giornali sottobraccio, mi dà una mano dura e ripete tre volte il mio nome. Sembra alto di statura, anche se non lo è. E’ stretto, piuttosto.
Dalla porta vedo A. disteso sul divano, è lui quello che dovrei temere più di tutti, a quanto ho sentito. Ha l’aria di un bambinone obeso e beato, ha trentacinque anni, la testa rotonda come la luna e i capelli delle tempie tutti bianchi.
Isa spiega: -Ha appena fatto crisi, ha preso la terapia, adesso sta buono.
Hm…, terapia? E cosa sarà questa crisi?.”
"la casetta"
Eugenio Azzola

 
 

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Dalla pratica, alla teoria, alla pratica

(Una brevissima storia vera intorno ad autonomia, responsabilità, sapere, potere……)


Personaggi principali:
Jean B. Pussin, il primo infermiere psichiatrico della Storia,
Philippe Pinel, il primo psichiatra della Storia.



 
 

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